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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Margot scrive... Quante volte l'iPhone ci distrae?

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Bastano 20 secondi per distrarci. Stiamo leggendo un libro, siamo riuscita a leggere ben 20 pagine di fila e... Stiamo guidando, la strada è vuota, nessuno in vista, e... Siamo in fila, in una sala d'attesa, aspettando il nostro turno e... Stiamo camminando per strada, riusciamo a vedere da lontano una persona e pur di non doverla salutare... Siamo sul treno o su qualsiasi altro mezzo di trasporto e... è inevitabile ritrovarsi con lo smartphone tra le mani e bastano davvero pochi secondi per farlo, il più delle volte inconsapevolmente, e lo controlliamo entro 15 minuti dal risveglio. La tecnologia ci permette di accedere a una quantità infinita di informazioni e possibilità di ricerca. Tuttavia, gli stessi dispositivi che ci aiutano a imparare possono anche distrarci dal nostro lavoro. Il modo migliore per evitare che il telefono diventi una distrazione è spegnerlo, solo allora ci si rende conto di quando sia diventato una dipendenza. L'unico rimedio è il buon sen

Margot legge... Cercami - André Aciman

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«Me la ricordo.» «Te la ricordi» gli ho fatto eco. Mi ha guardato e ha sorriso. Mi ha fatto piacere. Forse perché sapevo che mi stava prendendo in giro. Vent’anni sono ieri, e ieri è stamattina presto, e stamattina sembra lontana anni luce. «Sono come te» ha detto. «Mi ricordo tutto.» Mi sono fermato un secondo. Se ti ricordi tutto, volevo dirgli, e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c’è più nulla da dire in questa vita, allora, una volta soltanto, girati verso di me, anche per scherzo, o perché ci hai ripensato, e, come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo, e chiamami col tuo nome. Dov'eravamo rimasti? Beh, ecco... Elio e Oliver. Che ne è stato del loro amore? Dopo "Chiamami col tuo nome", successo cinematografico, i nostri due innamorati fanno il loro ritorno sulle pagine con "Cercami", un libro per tutti coloro ch

Margot pensa... Il mio orologio è un'ora avanti

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Ed è il 2019. 27 ottobre. Il mondo mi avvisa che è scattata l'ora solare. E, in realtà, rischi di non saperlo proprio. Il telefono e il computer cambiano l'ora in automatico ma i classici orologi da comodino o appesi alla parete, hanno bisogno di una mano. Nell'ultimo anno ho preso l'abitudine di portare un orologio al polso. La cosa assurda è che quando ho bisogno di sapere l'ora guardo sempre lo schermo sul cellulare, e quando sono annoiata alzo il polso. " Se guardi l'orologio il tempo non passa. "  Mi sento dire. E l'ora solare è scattata ma non ho spostato le lancette. Per mesi, il mondo andava un'ora indietro rispetto al mio orologio. E sono stati mesi strani.  Mesi in cui è stato tutto così diverso, nuovo, da scoprire.  Sapere di avere sempre qualcosa da imparare, e ricordarsi di darsi un'ora in meno. Una fatica. Ma ci ridevo su, c'ho riso così tanto. E adesso, dal 29 marzo... L'ora legale ha rimess