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Margot scrive... Raymond Carver: un principiante nelle mani di Gordon Lish

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 Il rapporto che nasce tra scrittore e editor è, il più delle volte, complesso. Entrambi guardano lo stesso testo ma con occhi differenti.  Una delle coppie più discusse in editoria riguarda l'amicizia tra Lish e Carver. Gordon Lish fu l’editor di Raymond Carver e tagliò più della metà delle parole dalle versioni originali, modificando gran parte dei finali.  Si tratta di interventi invasivi, che adeguano i racconti a un criterio prevalentemente commerciale.  Da qui nasce il dilemma: quei racconti minimalisti sono di Carver o di Lish? Succede questo, quando il confine tra editing e riscrittura viene ampiamente superato, sfiorando una forma di co-scrittura. Carver desiderava essere uno scrittore, l’idea di raggiungere il successo era alquanto allettante, la sola idea di pubblicare… lo avrebbe fatto a qualsiasi costo. E questo fu il prezzo da pagare. In un primo momento approvò tutti gli interventi proposti, ma in una lettera che scrisse a Lish nel 1981 si lascia andare a qualc

Margot scrive... Confine tra scrittore e celebrità

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  C’è stato un tempo in cui gli scrittori venivano visti come intellettuali irraggiungibili, o persone così dedite alla propria arte da vivere in povertà. Solo chi proveniva da una famiglia ricca, riusciva a sopravvivere nel mondo della letteratura e mantenere il lusso di definirsi scrittore. Non venivano organizzati corsi di scrittura o presentazioni dei libri. Si imparava a scrivere in solitaria, attraverso la letteratura dei grandi romanzi e l’immagine pubblica si limitava ai soliti letterari e ai caffè. Poi… Dopo il boom economico, qualcosa è cambiato. In America, dopo la Beat Generation, sono iniziati i primi walking tour, alla ricerca dello scrittore nel suo habitat, vere e proprie peregrinazioni con lo scopo di presentarsi dinanzi alla dimora di Bukowski o Carver.  Soprattutto, nascono le prime scuole di scrittura, importanti tanto quanto l’università stessa.  E, allora, in Italia ci si è adattati come meglio si poteva. I corsi di scrittura non avevano la stessa valenza d

Margot scrive... I (miei) migliori libri 2020

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 Ogni anno cerco sempre di fare una lista di buoni propositi , cose semplici e belle da fare entro la fine dell'anno per godersi al meglio la vita. Normalmente tra questi c'è un numero più o meno alto di libri da leggere ma quest'anno mi son detta di non forzarmi, di lasciarmi libera di leggere cosa e quanto mi andasse. Sarà che è stato un anno strano o sarà che il mio rapporto con la lettura ha preso una piega diversa, ho superato il traguardo dei 70 libri letti in un anno (quasi 80) e mi sembra passata una vita da quella volta in cui mi sono sentita dire "Leggi 30 libri in un anno? Pochini..."  E allora ho deciso di buttare giù una delle mie classiche liste.  «... non ho mai avuto un dolore che un'ora di lettura non abbia dissipato » scriveva Cui De Maupassant. Ecco i (miei) migliori libri letti nel 2020 , libri che mi hanno curata, spezzata, travolta e riportata in vita. Male o bene, mi hanno permesso di scoprire mondi sconosciuti e altri punti di vista, lo

Margot scrive... Elsa Morante e Alberto Moravia, un disperato amore

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 Amore disperato, le loro vite infelici combaciavano perfettamente, era inevitabile che si incontrassero, ma… Quando Alberto Moravia ed Elsa Morante si conobbero, lui aveva da poco pubblicato Gli indifferenti e lei si era laureata in Lettere, scriveva articoli per diverse riviste. Moravia decise di sposarla, era il 14 aprile 1941, perché non voleva più vivere lontano da lei. Una delle coppie italiane più famose del Novecento, un amore che entrambi trasformarono in letteratura.  Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Moravia raggiunge il suo secondo successo letterario, nel 1957 pubblica il romanzo La Ciociara , rappresentato sul grande schermo da Vittorio De Sica, Morante, nello stesso anno, pubblica L’isola di Arturo .   È inevitabile, la rivalità tra i due scrittori si fa viva.  “Le coppie di letterati sono una peste,” scrive Morante all’amica  Maria Valli.  Le incomprensioni lacerano il cuore, a inclinare definitivamente il rapporto, forse, è il lato egocentrico e assente di lui,

Margot scrive... Scorte di libri

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In  primavera era successa la stessa cosa in Inghilterra, poco prima del lockdown: lettori e lettrici sono corsi in libreria prima della chiusura totale dei negozi. La scena, come la storia, si ripete ancora una volta in Francia e in Belgio. La foto pubblicata dall'editore  Stephen Carrière, e scattata da  Astrid Dujardin,  è diventata virale. Una coda lunga e ordinata, mostra i lettori che attendono il loro turno per entrare in libreria, in uno dei negozi della catena  di librerie   Furet du Nord , presenti nel nord della Francia e in Belgio. Un'immagine forte. Ogni  libro , ogni volume possiede un’ anima , l’ anima  di chi lo ha  scritto  e l’ anima  di coloro che lo hanno letto, di chi ha  vissuto  e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un  libro  cambia  proprietario , ogni volta che un nuovo  sguardo  ne sfiora le pagine, il suo  spirito  acquista  forza . Pensando all'Italia, invece, la preoccupazione si diffonde da giorni tra autori, editori e librai,  con

Margot scrive... Milano è la capitale della lettura

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 Secondo la classifica di Amazon, la capitale della lettura è Milano. Seguita da Roma e da Torino, Milano detiene il primo posto ormai da ben 8 anni. Ma il Sud Italia è una sorpresa, a quanto pare Napoli entra per la prima volta nella Top 10, Palermo dal 47esimo posto sale al 13esimo, non male Reggio Calabria che sale al 36esimo posto (dal 50esimo). Per quanto riguarda gli e-book, Milano resta la città che acquista di più e, tra i generi apprezzati, troviamo libri di cucina, fantascienza, viaggi, testi motivazionali e di economia. A proposito di generi, Napoli sembra prediligere libri motivazionali, economia o benessere, mentre Verona si conferma come la città più romantica nel preferire i romanzi rosa. Firenze eBologna sembrano essere le città dei buongustai, con una preferenza verso i libri di cucina. Sono semplicemente dati che riguardano l’acquisto di libri, e non l’effettiva lettura. Ma il fatto il libro venga ancora considerato come uno strumento che non può mancare, è un

Margot scrive... Bookdealer: il portale ecommerce per le librerie indipendenti

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Nato per sostenere le librerie indipendenti, arriva Bookdealer , un portale ecommerce in cui il lettore può visitare virtualmente i negozi e conoscerne di nuovi, ricevere consigli dai librai, scoprire le novità e i titoli più venduti e leggere le recensioni di altri lettori. Bookdealer non chiede alle librerie una percentuale sul venduto o abbonamenti annuali, né impone costi di gestione. L'unico costo in più è quello di spedizione, richiesto al cliente. Durante i difficili mesi del lockdown, secondo dati statistici, si è verificato un aumento di vendite online e di libri consegnati a domicilio. Ma cosa fare per sostenere le librerie indipendenti italiane? Ideato da Leonardo Taiuti, co-editore di Black Coffee, insieme a un libraio appassionato, Mattia Garavaglia della Golem di Torino, arriva Bookdealer visita il sito, per saperne di più. Bookdealer, rispetto ai siti delle grandi catene di librerie e ad Amazon, offre qualcosa di diverso: ogni libreria ha una propria pagina in cui pr

Margot scrive... Andrea Camilleri, il mito italiano del giallo

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  Andrea Camilleri  è stato uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano, nato il  6 settembre 1925  a  Porto Empedocle , in Sicilia. Conosciuto come il padre del  Commissario Montalbano , nella sua vita ha pubblicato oltre 100 libri. Andrea Calogero Camilleri trascorre la sua infanzia ad Agrigento e dal 1939 al 1943 ha studiato al liceo classico “Empedocle” di Agrigento, dove nel 1943 ha ottenuto la maturità classica senza sostenere esami, a causa dei bombardamenti.  Verso la fine degli anni Quaranta si trasferisce a  Roma  in quanto nel 1949 viene ammesso, unico allievo regista per quell'anno, all'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove conclude gli studi nel 1952. Da allora realizza la regia di più di 100 opere, tra cui quelle di Pirandello. Importante è il suo contributo teatrale, fu il primo a portare Beckett in Italia, con Finale di partita nel 1985, successivamente nella versione televisiva. Queste attività sono fedelmente accompagnate dall’attività di scritto

Margot scrive... Dodici regole per diventare scrittore

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Dodici gradazioni di blu colorano i profili social di Enrico Brizzi , il quale ha deciso di "buttare su carta" quelle che sono, secondo lui, le dodici regole per diventare scrittori . Prima regola per diventare scrittori : non parlate mai di voi stessi definendovi scrittori.  Se proprio ve lo chiedono, va bene "narratori", ma è una parola da pronunciare col sorriso sulle labbra, come chi confessa noncurante un vizio di cui non riesce a liberarsi.  Seconda regola per diventare scrittori : prima si legge, poi si scrive.  Non pensate di essere i più bei fichi del canestro. Siete persone che vivono la propria vita, né migliori né peggiori di tante altre.  Se c'è qualcosa che vi distingue dalla maggior parte dei vostri simili è che sin da piccoli amate perdutamente la magia dei libri: ne leggete parecchi, alcuni li studiate addirittura e - incidentalmente - provate a scrivere qualcosa a vostra volta. Tutto qui.  Terza regola per diventare scrittori : niente pose da i

Margot scrive... Il decalogo del buon lettore

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Stando a quanto successo recentemente, l'ufficio stampa de Il Taccuino non ha particolarmente gradito una recensione negativa.  «Blog minuscoli che credono di essere la Rai», sono queste le parole pubblicate su un post di Instagram  per screditare (e offendere) la blogger. La blogger in questione, Daisy, ha ricevuto dall'ufficio stampa un libro da recensire. Alla ragazza non è particolarmente piaciuto il libro, tanto da affermare di non essere riuscita nemmeno a terminarlo. Quella a cui abbiamo assistito è stata una lunga guerra a colpi di commenti ma... Tutto questo mi ha fatto a pensare a quanto sia necessario, oggigiorno, un decalogo del buon lettore. 1. Ogni lettore ha il diritto di NON terminare un libro.  Questo non rientra nelle mie corde, preferisco di gran lunga leggere un libro fino alla fine, lasciare qualcosa a metà mi manda quasi fuori di testa. Ma ammetto di aver avuto molte volte la voglia di mollare molti libri dalla prima pagina, soprattutto con le poesie. 2. O

Margot scrive... Libri da spiaggia

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L'estate 2020, per forza di cosa, sarà estremamente diversa dalle altre. Ma ci sono abitudine di cui è impossibile fare a meno, una di queste è il libro da leggere sotto l'ombrellone. Per i più indecisi, ecco una lista di 5 libri da spiaggia, per un'estate che profuma di libri. 1. L'unica storia - Jules Barnes “ Abbiamo quasi tutti un’unica storia da raccontare . Non voglio dire che nella vita ci capiti una cosa sola; al contrario, gli avvenimenti sono tantissimi, e noi li trasformiamo in altrettante storie. Ma  ce n’è una sola che conta , una sola da raccontare alla fine. E questa è la mia.” 2. Persone normali - Sally Rooney Marianne e Connell, "vicini ma distanti", che come due calamite si attirano e allontanano. La storia di un amore fatto di ossimori e contraddizioni. Da lasciare senza fiato. 3. Camere separate - Pier Vittorio Tondelli Cosa succede quando una persona, oltre la soglia dei trent'anni, riflette sulla condizione umana, sull'esistenza e

Margot scrive... Adele è dimagrita, e allora?

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Il corpo delle donne continua a essere nel mirino della collettività, come se il peso fosse la cosa più importante da notare. E come se la carriera, in questo caso di Adele, dipendesse da questo. Inevitabilmente è un personaggio pubblico e fa notizia. Il peso è diventato uno di quegli argomenti su cui tutti hanno qualcosa da dire, come il calcio. Ognuno si sente autorizzato a dire la sua, è quasi fastidioso vedere la gente sui social discutere sul fatto che se un personaggio pubblico perde  peso in così poco tempo, sta bene o no. La ‘paffutella’ interprete di Hello  non esiste più. Il suo fisico curvy, di cui per anni è stata fiera sostenitrice, è solo un ricordo. Da " troppo  grassa" a "troppo velocemente" il passo è stato breve. Negli ultimi mesi, specialmente dopo il divorzio da Simon Konecki, la cantante si è impegnata molto per perdere perso. Nel giorno del suo compleanno, ha usato i social per mostrarsi più in forma che mai. “Grazie per l’amore che mi

Margot scrive... Quante volte l'iPhone ci distrae?

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Bastano 20 secondi per distrarci. Stiamo leggendo un libro, siamo riuscita a leggere ben 20 pagine di fila e... Stiamo guidando, la strada è vuota, nessuno in vista, e... Siamo in fila, in una sala d'attesa, aspettando il nostro turno e... Stiamo camminando per strada, riusciamo a vedere da lontano una persona e pur di non doverla salutare... Siamo sul treno o su qualsiasi altro mezzo di trasporto e... è inevitabile ritrovarsi con lo smartphone tra le mani e bastano davvero pochi secondi per farlo, il più delle volte inconsapevolmente, e lo controlliamo entro 15 minuti dal risveglio. La tecnologia ci permette di accedere a una quantità infinita di informazioni e possibilità di ricerca. Tuttavia, gli stessi dispositivi che ci aiutano a imparare possono anche distrarci dal nostro lavoro. Il modo migliore per evitare che il telefono diventi una distrazione è spegnerlo, solo allora ci si rende conto di quando sia diventato una dipendenza. L'unico rimedio è il buon sen

Margot scrive... Baudelaire, il nostro è un mondo maledetto

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Charles Baudelaire . Non c’è bisogno di tante spiegazioni, basta solo il nome per ricordarci che stiamo parlando dell’autore de I fiori del male . È stato un poeta, scrittore, critico letterario, critico d'arte, giornalista, filosofo e traduttore francese.  Le sue opere hanno influenzato molti autori successivi a lui, come ad esempio i "poeti maledetti" come Verlaine, Mallarmé e Rimbaud, e poi ancora gli scapigliati italiani, Proust e molti altri, fino ai giorni nostri. Les Fleurs du Mal , pubblicato a Parigi nel 1857, fu da subito un grande scandalo per quella bellezza, quel peccato irresistibile, il mal de vivre che rende la morte l’unica salvezza, quei temi che mai prima qualcuno aveva cercato di mettere su carta. La sua era una vita sregolata, fatta di passione e droghe, tutto pur di evadere dalla realtà. Le poesie dei poeti maledetti erano la miglior espressione del male, le angosce umane, la realtà dura della vita di quel secolo, cercando di mostrare ch

Margot scrive... Chi si ricorda del compleanno senza Facebook

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Ore 7.30 , Laura (nome di fantasia, ovviamente) si sveglia superfelice: è il giorno del suo compleanno. Quest'anno, però, ha deciso di fare una prova: ieri sera ha oscurato la sua data di nascita su Facebook, curiosa di scoprire  quanti ricorderanno la data senza il reminder. Ore 8:00 , ha già ricevuto gli  auguri dai suoi genitori e dal resto della sua famiglia . Entro l’ora di pranzo, quelli di un paio di amici dell'infanzia. Ma poi tutto si ferma. Mancano molte persone all’appello, perché? C osa succede?  Qualche anno fa il fenomeno è stato ampiamente analizzato.  Facebook  detiene il “ predominio ” degli auguri di compleanno. Sembrerebbe una cosa banale, ma riceverne a pioggia gratifica gli utenti.  In un’epoca in cui abbiamo perso quasi del tutto l’abitudine a telefonare, (e non ci ricordiamo nemmeno un numero a memoria)  “ Fai gli auguri ”  ci offre la certezza di non fare brutta figura e un posto dove lasciare il segno del nostro passaggio.  Ore 19:00 , Laur

Margot scrive... Il declino del "Lei"

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"Darsi sempre del tu è una finta familiarità che rischia di trasformarsi in insulto" - Umberto Eco La scomparsa del lei sembra essere un lutto esclusivamente per i nostalgici delle buone maniere, ma la motivazione va ricercata nella società di oggi... Se entri in un negozio per comprare dei semplicissimi jeans, automaticamente i commessi ti daranno del "Tu", giusto per entrare in confidenza. Se, invece, il cliente è un anziano signore dai capelli bianchi o un qualunque uomo in cravatta, una signora di una certa età o una donna che indossa una pelliccia, automaticamente agli occhi dei commessi sembra richiedere rispetto, ergo viene utilizzato il "Lei". Lo stesso avviene nel quotidiano, siamo davanti al dottore, al professore, al dipendente di turno e diamo del "Lei", saliamo sui mezzi pubblici o facciamo una passeggiata per strada, urtiamo qualcuno o diamo indicazioni stradali e, automaticamente, il nostro linguaggio ha un registro basso.

Margot scrive... e se fosse sempre Natale?

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Trascorro il Natale fuori sede ormai da vari anni.  Parte della mia famiglia si è trasferita in un’altra città da tempo quindi, in occasione delle vacanze di Natale, ci riuniamo tutti al nord.  Non ricordo l'ultimo Natale vissuto in maniera felice e spensierata, come una bambina. So solo che il tempo ha gradualmente trasformato dicembre in un mese di malinconia e nostalgia, tanto da attendere con ansia la fine .  E non sono la sola.  Insomma, il grinch che c’è in noi fa capolino e ci ricorda che tutto questo fare festa in realtà non ci piace perché ci vede costretti a fare i bilanci dell’anno che sta per finire. È tempo di fare i conti con ciò che abbiamo fatto in dodici mesi, e a noi che dalla vita abbiamo sempre avuto tanto, forse anche troppo rispetto a chi ha poco e niente, ci sembra di non avere mai abbastanza , sempre insoddisfatti e inappagati. È più facile pensare a tutto ciò che non abbiamo.  Analizzare successi e fallimenti è scomodo, soprattutto se gli