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Margot scrive... I libri dell'estate, la mia

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Premetto che la mia "estate" è iniziata ad aprile e quando gli altri dicevano "oh, questa estate sta finendo subito! Ieri era maggio e oggi è già settembre".  No, per me no.  Questa estate è stata la più lunga della mia vita ma soprattutto la più intensa in tema di libri.  Un po' per il blog e un po' per il tanto tempo che ho avuto a disposizione. Un po' perché non riuscirei a vivere senza un libro vicino, non più adesso. Ad ogni modo, in questa domenica voglio stilare una lista dei libri dell'estate, la mia, partendo dal 21 giugno fino al 23 settembre (domani). 1) Il mestiere di vivere. Letto sulla riva del lago di Como, sul treno, sulla metro, un po' ovunque. Pavese era diventato il mio fedele amico, un amuleto e compagno d'avventure. Stavo sul treno, disperata e curiosa. 2) Spider , un libro comprato per gioco. Non sapevo quale fosse il titolo, né la copertina. Uno di quei libri "a pacchetto chiuso"

Margot legge... Grandi speranze - Charles Dickens

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Ho l'incarico di comunicargli che entrerà in possesso di un patrimonio sostanzioso. Inoltre, che è desiderio dell'attuale possessore di detto patrimonio che egli venga immediatamente allontanato dall'ambiente in cui vive attualmente e da questo luogo, e venga educato come un gentiluomo ... in una parola, come un giovane di grandi speranze. E allora Pip, che del mondo conosceva una fangosa palude, ha l'immensa fortuna di vivere a Londra a spese di ... non si sa chi, e Pip non dovrà mai chiedere la su identità, sarà lui a farsi vivo a tempo debito. Orfano di genitori, Pip è cresciuto con la sorella, una matrigna cattiva che non ha nulla da invidiare Grimilde, e il marito, il suo grande amico Joe più buono di un cucciolo di foca. A differenza di Oliver Twist ci troviamo però di fronte a un protagonista sicuramente più fortunato perché diventa il possessore di una grossa cifra di denaro, con l'unico obbligo, nella vita, di diventare un gentiluomo. uno di quei cla

Margot scrive... Charles Dickens

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Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole. Charles Dickens, la penna più importante dell'Inghilterra (dopo Shakespeare) morì proprio il 9 giugno 1870. Cresciuto a Camden Town, a 12 anni dovette cominciare a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, ma l'esperienza fu da spunto per i suoi romanzi in cui descrive l’Inghilterra del 19esimo secolo, denunciandone la miseria e l’ingiustizia. Qualche anno più tardi andò a lavorare in un ufficio legale, dove imparò a stenografare da autodidatta e diventò un giornalista, collaborando con diversi giornali e riviste. I suoi romanzi venivano pubblicati nei giornali in forma seriale. Se vi stavate chiedendo perché Grandi speranze fosse così voluminoso, o perché il povero Oliver Twist ne dovette passare così tante, ecco il perché. E questi sono solo due dei romanzi più importanti. Sicuramente ricorderete Il canto di Natale che ogni anno, nel periodo natalizio, trasmettono in tv. E a proposito di quest