Margot legge... Dieci piccoli indiani - Agatha Christie

C'era qualcosa di magico in un'isola: bastava quella parola ad eccitare la fantasia. Si perdeva il contatto col resto del mondo, perchè un isola era un piccolo mondo a sè. Un mondo, forse, dal quale si poteva non tornare indietro.
È un giorno di agosto del 1939 e otto sconosciuti si ritrovano sulla costa del Devon per imbarcarsi su un battello e raggiungere Nigger Island, una minuscola isola che deve il nome alla sua forma, curiosamente simile alla testa di un nero.
Ciascuno di loro, per una ragione diversa, ha ricevuto un invito a recarsi sull’isola da parte dei misteriosi signori Owen, marito e moglie, che nessuno ha mai visto e di cui non si sa nulla se non che hanno acquistato Nigger Island e l’unica abitazione che vi si trova. 
Invito allettante quanto la cantina senza luce, ma perché rifiutare?
Giunti sull’isola, gli ospiti non trovano traccia degli Owen e ad accoglierli ci sono soltanto il maggiordomo e sua moglie, per un totale di dieci persone e...
una filastrocca sul camino.

Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.
Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar.
Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.
Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar.
I due poveri negretti stanno al sole per un po’: un si fuse come cera e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s’impiccò, e nessuno ne restò.

I dieci dell'isola, però, nascondono un terribile segreto e quando i dieci piccoli ospiti di Nigger Island iniziano a morire misteriosamente uno dopo l’altro, come i dieci piccoli indiani e come le dieci piccole statuine di indiani che fanno bella mostra di sé sul tavolo della sala da pranzo e che scompaiono una dopo l’altra, un morto dopo l’altro, diventa chiaro che un folle, un omicida seriale o un macabro giustiziere ha orchestrato un gioco terribile proprio su quell'isola da cui non si può scappare e allora "nessuno ne restò".
(ops, spoiler)

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