Margot pensa... C'era un vecchio su un autobus

C'era un vecchio su un autobus, seduto in fondo, da solo.
Portava sempre con sé una valigia e un ombrello. Da quelle parti non pioveva tanto spesso, diceva di portalo con sé per scaramanzia, sosteneva che faceva caldo soltanto perché lui quell'ombrello non lo aveva lasciato a casa. Chissà se poi una casa ce l'avesse davvero ... Forse la sua casa era tutta in quella valigia.
Sempre in viaggio ma mai per davvero. Era pronto a partire e si fermava alla stazione.
Ma quel treno non lo prendeva mai. "L'ho perso!" gridava un giorno "l'ho perso!" e quel giorno pioveva, pioveva a dirotto e tutti pensavano parlasse del treno "l'ho perso e avevo ragione!".
Tutti lo credevano pazzo, la verità è che bastava guardarlo un po’ più attentamente per capire che aveva perso soltanto l'ombrello, che lui in quella valigia ci teneva soltanto i sogni che non aveva realizzato. Portava dentro due biglietti di un treno partito da un pezzo: un biglietto era suo, l'altro chissà... di una donna, forse.
Solo l'aveva perso.. perché lei non era mai arrivata.
Nonostante gli anni passassero, lui l'aspettava, ogni giorno, allo stesso orario, nella stessa stazione.
Un giorno, seduto sulla panchina, si coricò e si addormentò dicendo "finalmente possiamo partire" e partì senza più tornare. Lasciò lì tutto ciò che era superfluo, tra cui il suo corpo, la valigia e l'ombrello.
Quel giorno pioveva, ci fu una tempesta e poi un temporale e i passanti gli gridavano "barbone svegliati e apri quell'ombrello!" ma lui ormai era lontano da tutti...
Dove nessuno poteva più insultarlo e solo quando la tempesta finì, capirono che era morto.
Aprirono quella valigia e la trovarono vuota, poiché tutti i suoi sogni si erano realizzati in un sonno lungo un viaggio.

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