Margot scrive... Dove scrivono gli scrittori

Scrivere un libro...
Può sembrare facile ma, anche quando si ha una storia in testa e si ha voglia di raccontarla, non c'è nulla di così complicato.
Ci si siede sulla scrivania e le parole ci sfuggono, ci sembrano inadatte. Cancelliamo, strappiamo via tutto in brandelli.
Poi, un bel giorno... ecco le parole che aspettavi!
Stanno lì e sai che, se non comincerai a scrivere, quelle parole ti sfuggiranno. E allora corri ai ripari... ti armi di foglio e penna o computer, se ti è possibile. Altrimenti ogni pezzo di carta o superficie vale l'altro, proprio come ...
  • Vladimir Nabokov scrisse Lolita su alcuni block-notes mentre viaggiava negli USA per collezionare farfalle.
  • Truman Capote preferiva lavorare disteso: si narra che abbia scritto le prime bozze di ogni suo romanzo, racconto o articolo, sdraiato sul divano mentre beveva caffè, tè o cocktail.
  • Tom Wolfe scriveva i suoi libri in piedi, sul frigorifero. 
  • Quando Hemingway scriveva, annotava i suoi progressi quotidiani su un cartone appeso al muro in cui segnava le parole che aveva scritto quel giorno.
  • Virginia Woolf, quando aveva vent’anni, dedicava ogni mattina due ore e mezza a scrivere a un tavolo da lavoro piuttosto alto e con il piano inclinato così da poter guardare quanto scriveva sia da lontano che da vicino.

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