Margot legge... L'amica geniale - Elena Ferrante

Avete sicuramente sentito parlare di lei, in libreria è uscito proprio oggi il suo ultimo romanzo.
Elena Ferrante, la scrittrice dalle milioni di copie vendute e dal volto sconosciuto.
Prima di tuffarvi nella sua ultima uscita e nella seconda serie su Rai Uno, un bel ripasso sul suo primo libro è più che necessario.

Lila è scomparsa, il figlio Rino non sa più dove cercarla e allora chiama Elena, l'amica d'infanzia, la quale gli suggerisce di cercare "tracce" di lei, in giro per casa. Non troverà nulla, né vestiti né oggetti. Lila è davvero scomparsa. Ma Elena non gliela darà vinta. 
Comincia a scrivere di lei, perché in questo modo una traccia di lei resterà.

Seguiremo Lila e Lenù sin da bambine, le vedremo giocare con le bambole, tra i banchi di scuola, giocare a diventare grandi. Sognare di diventare ricche e diventare scrittrici.
Le vedremo crescere e, nella loro trasformazione, anche il rione nella periferia di Napoli si trasformerà, i loro compagni di giochi diventeranno i primi amori. 
... ci pareva sempre di andare incontro a qualcosa di terribile che, pur esistendo da prima di noi, era noi e sempre noi che aspettava.
C'ho messo un po' di tempo ma alla fine l'ho letto, è uno di quei romanzi che vorresti non finissero mai, ma davvero. Nulla, di ciò che mi circondava, mi interessava, se non leggere questo libro. 
Vedremo le due amiche crescere e cambiare, eppure il romanzo ci lascia alla porta di un altro grande mutamento. 
Ciò che più affascina, di questo romanzo, è la capacità delle Ferrante di rendere vivo il rione, sentirsene parte e, in qualche modo, si finisce per affezionarsi anche ai personaggi più strampalati.
Non si tratta semplicemente di un libro sull'amicizia, ma si sofferma sull'importanza delle scelte e su come queste cambiano il destino, la strada sotto i nostri piedi. Un libro su come la vita si fa beffe di noi, sul desiderio di un riscatto sociale. 
... ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c'era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e basta, crescevamo con l'obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi. 

Dedicato a chi non desidera altro che un libro sulla realtà sociale, vicina o lontana che sia. Ogni tanto sento qualcuno della mia famiglia (o mia madre, o mia nonna, o mia zia) dire "Tutto il mondo è paese", in effetti, da qualsiasi parte del mondo veniate, riuscirete a riconoscere nei vari personaggi le stesse persone che vi circondano nella quotidianità. 
Una storia infinita sulla vita, semplicemente.

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