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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Margot scrive... Libri da spiaggia

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L'estate 2020, per forza di cosa, sarà estremamente diversa dalle altre. Ma ci sono abitudine di cui è impossibile fare a meno, una di queste è il libro da leggere sotto l'ombrellone. Per i più indecisi, ecco una lista di 5 libri da spiaggia, per un'estate che profuma di libri. 1. L'unica storia - Jules Barnes “ Abbiamo quasi tutti un’unica storia da raccontare . Non voglio dire che nella vita ci capiti una cosa sola; al contrario, gli avvenimenti sono tantissimi, e noi li trasformiamo in altrettante storie. Ma  ce n’è una sola che conta , una sola da raccontare alla fine. E questa è la mia.” 2. Persone normali - Sally Rooney Marianne e Connell, "vicini ma distanti", che come due calamite si attirano e allontanano. La storia di un amore fatto di ossimori e contraddizioni. Da lasciare senza fiato. 3. Camere separate - Pier Vittorio Tondelli Cosa succede quando una persona, oltre la soglia dei trent'anni, riflette sulla condizione umana, sull'esistenza e

Margot legge... Due di due - Andrea De Carlo

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Mario frequenta ancora il liceo quando conosce Guido. Diventano compagni di banco quando è ancora un ragazzino insicuro, alle prime armi con la vita.  Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l’unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio e quasi morto, pieno di rimpianti.  Mario è la voce narrante e, attraverso di lui, conosciamo quello che è Guido all’esterno.  Siamo a Milano negli anni Sessanta, una città grigia come il cemento, tanto sporca quanto caotica. Guido non fa che criticarla e criticare il sistema scolastico che costringe gli studenti a guardare e ragionare al passato. Arriva il momento in cui la nuova generazione decide di unirsi alla rivoluzione del mondo, Guido si unisce alle proteste trascinando Mario con sé. Ma deluso anche da queste, Guido decide di abbandonare la scuola, dedicandosi a una vi

Margot pensa... Dopo

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Dopo ho continuato a scrivere, che è la cosa più importante. Dopo di te non ho ancora guardato Colazione da Tiffany, ma molti altri film. Dopo di te non ho più mangiato un toast e a dire la verità non ne sento la mancanza. Dopo di te non mi sono più addormentata cosi tanto presto. Assurdo, direi quasi. Dopo di te ho letto Harry Potter, e non ho ancora finito. Dopo di te mi sveglio presto e dalla finestra della cucina vedo il monte rosa, ma lo vedevo da prima e “non è il monte rosa” diresti tu. Dopo di te nessuna prima domenica del mese al museo. Dopo di te bevo ancora il tè e ripenso allo Scirocco. Dopo di te ho visto Into the Wild, quasi dimenticavo. Dopo di te continuo a vivere, non avevo dubbi. Meglio o peggio, nessuna delle due. Indifferente, direi. Il difficile è ricordare com’era prima di te.