Margot pensa... a Margot

 Ogni tanto mi chiedo che fine abbia fatto Margot.


Me la immagino sempre con quei capelli castani e le punte bionde. È sempre vestita di nero, dentro il suo giubbotto di pelle di una taglia più grande. Ha uno di quei cappelli lunghi, di colore grigio scuro. Tanto per cambiare. 

La immagino camminare davanti al mare, mentre interroga l’orizzonte, il più delle volte non trova mai risposte alle sue domande. Ma il suo posto è vicino al mare, lo è sempre stato.

La immagino così e tanto mi basta perché, per una volta, è bello pensare che nulla è cambiato, che Margot vive in una realtà a sé, finalmente libera da tutti. 

Una spiaggia sicura in cui c’è tutto da scoprire e nulla da affrontare se non i mostri che ci portiamo dentro.

Mi chiedo se lo sa, che in un modo o nell’altro si cresce e ci si ritrova lontani anni luce da tutto.

Mi chiedo a cosa potrebbe pensare, adesso.

A quanto rumore ci sia dietro quei pensieri.


Ogni tanto mi chiedo che fine abbia fatto Margot.

Ma è solo per pochi secondi. 

Tanto lo so che, a chiederle qualcosa, risponderebbe con una bugia. O alzando le spalle.

E così non chiedo nulla, ma ci penso.

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