Margot pensa... Ho 24 anni.

Qualche giorno fa, ragionavo su questa cosa...


Un anno fa ho compiuto 23 anni, da allora ho passato 73 giorni in libertà e i restanti in quarantena.

E ripensavo a quella storia delle vite alternative che iniziano a seconda delle strade e delle scelte che prendiamo.

Così mi immagino due possibili scenari del 2020. E nulla toglie che uno sia più realistico o utopico dell'altro.


Dunque...


Da un lato ci sono io. Capelli lunghissimi, due ciuffi ai lati della fronte, con il mio basco beige. Ogni mattina prendo il tram che mi porta all'università. Sono innamorata? Forse.

Sicuramente so che ogni mese ho un viaggio da fare, un film al cinema da guardare, e ogni settimana devo consegnare la mia buona dose di editing, oltre a tutti gli articoli da scrivere. 

Ho sempre un libro in mano, anche quando fa troppo freddo. 

Ho voglia di scoprire Bresson, Genova, Firenze, anche Parigi, perché no. E il Salone di Torino, un sogno. 

Sono pronta ai colloqui per uno stage in casa editrice, giuro sono proprio carica. 


Dall'altro lato ci sono sempre io... ho i capelli sempre più corti e una frangetta che porta i segni di tutte le cattive intenzioni di una quarantena.

La mattina scrivo e il pomeriggio seguo infinite lezioni online in cui mi sembra di non apprendere mai abbastanza, c'è sempre qualcosa che la DAD ha in meno rispetto alle lezioni in presenza. 

I libri da leggere... pochi. In compenso, ho letto tutta la saga di Harry Potter. Faccio palestra a giorni alterni e non riesco più bere molto caffè, mi fa stare male. 

Sono innamorata? Di cosa?

Sicuramente so di essere molto più determinata, un treno ad alta velocità. E tutto il mondo da scoprire me lo farò risarcire. Ho un solo obiettivo: rendere ogni giorno significativo.

Quando vado a dormire devo potermi dire che quella giornata, seppure passata in quarantena, non è andata sprecata perché ho concluso qualcosa di buono. 

Un mantra che, a dirla tutta, mi ha causato l'insonnia. 


Il 2020 sarebbe dovuto essere il mio anno. 


Eppure, non mi sono mai sentita così "me stessa" come adesso. Una doccia fredda che, a pensarci, mi ha reso diversa. Non sono migliore o peggiore rispetto a un anno fa, è che proprio non mi riconosco.

Eppure... non sento di dover essere grata a questo 2020, mi sento presa in giro. Voglio il rimborso di questi 273 giorni passati in quarantena o dietro una mascherina, oltre ai prossimi 20 giorni.


Un altro anno è passato.  Ho 24 anni. Pretendo il mio 23+1.


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