Margot legge... I Favoriti di Mida - Jack London

Jack London, autore associato ai suoi celebri romanzi Il richiamo della foresta Martin Eden, scrisse numerosi racconti in cui cercò di racchiudere le sue idee socialiste rivoluzionarie, ambientali, politiche e filosofiche. 




Nell’introduzione, al racconto I Favoriti di Mida, l’editore Gerardo Mastrullo spiega quanto detto finora. Il racconto, appartenente al filone socialista, viene pubblicato per la prima sul numero di maggio 1901 del mensile britannico Pearson’s Magazine, e poi in volume.

La Vita Felice, oltre ad aver pubblicato Il messicano e Koolau il lebbroso, presenta I Favoriti di Mida tradotto da Valeria Laura Carozzi, con testo americano a fronte.




Mr. Hale, i nostri interessi ci impongono di esigere da lei venti milioni di dollari. […] Altrimenti, per dimostrarLe che facciamo sul serio, in tale data uccideremo un uomo della East Thirty-Ninth Street. Si tratterà di un lavoratore. Sarà un uomo che lei non conosce, e neppure noi. Lei rappresenta una forza nella società moderna. Anche noi rappresentiamo una forza… una forza nuova. Senza rabbia o malvagità, abbiamo dato battaglia.


Mida, come quel re che trasformava in oro tutto ciò che toccava. I Favoriti inviano lettere intimidatorie a Wade Atsheler, ricco ereditiere di Eben Hale. Danno il via a un ricatto psicologico, i soldi o la vita di persone sconosciute, che lui non può in alcun modo salvare. 

Quello che inizialmente sembra uno scherzo, si trasforma nel sangue versato dalle vite innocenti che pesano sulla coscienza del protagonista. 

O non pesano affatto. La cosa scioccante è che il ricco ereditiere, in un primo momento non si lascia sconvolgere dalle innocenti morti da lui causate. Siamo granelli di sabbia in un mondo di rocce, possiamo davvero affrontare uno scoglio come la morte?

I Favoriti, invece, non si prendono mai troppo sul serio nelle lettere che scrivono, e poi troppo seriamente quando, senza pietà, rubano la vita di persone sconosciute. Non trasformano nulla in oro, ma fanno del male in nome dell'oro. A pensarci, non sono certo i soli nel mondo.

Consigliato a chi ha voglia di una visione asettica e fredda, in ogni caso moderna, della società per scoprire qual è il valore che ha il denaro nella nostra vita.

 

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