Margot legge... Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen

Orgoglio e pregiudizio è uno dei sei romanzi della scrittrice Jane Austen, potrebbe essere considerato un frivolo romanzetto rosa che tratta di temi comuni come l'amore e il matrimonio ma, come impariamo da questa stessa storia, molto spesso il pregiudizio e l’orgoglio ci traggono in inganno anche su un libro. 

Il racconto è incentrato sulla vita della famiglia Bennet con le 5 figlie, diverse tra loro e diverse dai genitori. Tra queste figlie spicca la nostra protagonista Elisabeth, una ragazza molto intelligente, razionale, sensibile e premurosa ma solo nei confronti di chi lo merita. E, mentre Mrs Bennet viene descritta come una donna priva di delicatezza e eleganza, il cui unico obiettivo nella vita è far sposare una delle cinque figlie per salvaguardare la proprietà terriera, Mr Bennet è un brillante e rispettato gentiluomo con un spiccato lato ironico e un forte rapporto con la figlia Elisabeth. 

La vita nella tenuta scorreva normalmente, finché a Netherfield arrivò un certo Mr. Bingley, ricco e scapolo candidato a nozze, il quale, durante un ballo si innamora di Jane, la maggiore delle sorelle Bennet. Ma allo stesso ballo prende campo un’altra storia tra l’orgoglioso Mr. Darcy, amico di Mr. Bingley, e la testarda Elisabeth.

I due vivono dapprima sentimenti negativi e di disprezzo reciproco in cui, un Darcy snob e cinico, sentendosi superiore alla comunità circostante, definisce Elisabeth “appena passabile ma non abbastanza bella da tentarmi”. Successivamente, in una danza di sguardi, parole appena sussurrate e incontri occasionali, il sentimento si insinua tra loro conducendoli all'amore, e rivela l'esatta chiave di lettura del romanzo, in cui emerge l'orgoglio di un uomo apparentemente freddo e distaccato, e il pregiudizio di una ragazza senza troppe pretese e troppe ricchezze, ma dal carattere sveglio e arguto, nei confronti dell'alta società e dei suoi componenti.

Elemento cardine del romanzo è proprio la superficialità e testardaggine del genere umano di fermarsi alla prima impressione, che talvolta può essere quella giusta, altre no, il non spingersi ad una conoscenza vera della persona, il basarsi esclusivamente sui racconti e sulle dicerie per poter affermare di conoscere tutto di un individuo.

Una storia d’amore guidata dalla penna di una scrittrice così arguta nella descrizione dei personaggi, una vicenda che vuol far riflettere sui propri errori facendo leva sull’ abitudine dell’umanità di vivere in bilico tra l’orgoglio e il pregiudizio. Il tratto psicologico con cui la Austen descrive i suoi personaggi è senza dubbio l’elemento che fa la differenza e qualifica il romanzo come un classico di alto livello. Tutti i personaggi passano sotto la lente dell’ironia che ne mette in luce vizi e virtù. E nessuno ne esce perfetto: l’eroina non è la più bella del reame e l’eroe è rigidamente e aristocraticamente inamidato, ma non potrebbero piacerci più di così.

Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.

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