Margot legge... Il diavolo e l'abisso - Rudyard Kipling
Avventure marine, vicende giudiziarie, fuga dai pirati… Sono queste le storie all’interno de “Il diavolo e l’abisso” di Rudyard Kipling (Edizioni Clichy), tradotto da Francesca Rizzi.
Quattro racconti da tempo introvabili, Il diavolo e l’abisso (appunto), La nave che trovò se stessa, La mia domenica in patria e Pane nell’acqua.
Un elemento in comune: il senso dell’avventura.
Come scrive Fabrizio Bagatti nell’introduzione, Kipling ci regala: «L’antico fascino del "raccontare”» ancora una volta.
Consigliato al lettore che, attraverso una prosa dalla lucida satira, desidera vivere storie lontane dalla moderna noia.
Premio Nobel per la Letteratura nel 1907, Rudyard Kipling nei suoi romanzi e racconti tenta di restituire la genuinità addomesticata dalla scienza.
Il fascino dell’infanzia, la nostalgia dei sogni, la paura nei confronti della magia e la resistenza di fronte all’ignoto… sono queste le cose che lo hanno reso celebre e amato tanto quanto Dickens e Conrad.
Un elemento in comune: il senso dell’avventura.
E il treno delle sette e quarantacinque mi portò più vicino di un passo all’Eternità, sulla strada rovinata, segnata e scavata dalle passioni, dalle debolezze, e dagli interessi contraddittori dell’uomo che è immortale e padrone del proprio destino.
Consigliato al lettore che, attraverso una prosa dalla lucida satira, desidera vivere storie lontane dalla moderna noia.
Premio Nobel per la Letteratura nel 1907, Rudyard Kipling nei suoi romanzi e racconti tenta di restituire la genuinità addomesticata dalla scienza.
Il fascino dell’infanzia, la nostalgia dei sogni, la paura nei confronti della magia e la resistenza di fronte all’ignoto… sono queste le cose che lo hanno reso celebre e amato tanto quanto Dickens e Conrad.
Commenti
Posta un commento