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Margot scrive... 5 letture leggere per l'estate

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Arrivato agosto, l'unica cosa di cui sentiamo il bisogno e di stare a galla, preferibilmente al mare, con in mano uno spritz o qualcosa di così alcolico da farci dimenticare che la vacanza non durerà per sempre e la scrivania è sempre lì ad aspettarci. Così Margot ha deciso di proporvi 5 libri da leggere, così leggeri da farvi dimenticare di essere sotto il sole cocente e rischiare un'ustione di terzo grado. 1) TRE VOLTE NOI - LAURA BARNET I protagonisti si conoscono per caso in una strada di Cambridge, e tra loro scatta immediata una scintilla destinata a durare per sempre. Una storia d’amore che vi farà piangere e, in fondo, che male c'è se siete già in un mare di acqua salata? 2) PERSONE NORMALI - SALLY ROONEY Un romanzo che cerco di leggere da tipo due mesi e ancora non ho avuto modo di farlo. Definito come un "manuale sentimentale per la nostra modernità", un ritratto psicologico e relazionale, una critica ad un sistema famigliare e sociale.

Margot legge... Il mare dove non si tocca - Fabio Genovesi

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Il caldo e il mare, tanto desiderati, sono tornati. E quale momento migliore per leggere se non quello sotto l'ombrellone?  E allora Margot legge "Il mare dove non si tocca". Fabio, sei anni, vive con i suoi genitori e una decina di nonni al Villaggio Mancini, il loro villaggio, appunto. Lui è l’unico bimbo della famiglia e allora i fratelli del nonno – uomini talmente eccentrici da essere considerati pazzi – se lo contendono al punto da trascinarlo in mille imprese tra caccia, pesca e altre attività, togliendogli del tempo da passare con tutti i suoi coetanei. Tutto ha inizio con una strana maledizione di cui Fabio, sei anni, non aveva mai sentito parlare. La maledizione della famiglia Mancini. Ma niente Fabio, è una storia scema, sui maschi della nostra famiglia. Dice che se arrivano a quarant’anni e non si sposano, diventano pazzi. Tutto qua. Gli spiega la madre. E allora nella vita di Fabio si fa strada un pensiero: la vita è un treno su cui viagg

Margot scrive... I ragazzi di vita 2000

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C’è un bambino che fugge dalla Chiesa della Divina Provvidenza dopo la sua prima comunione, è Riccetto, la città sembra ancora una grande campagna: Roma bruciata dal sole. Inizia proprio così "Ragazzi di vita", il primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1955, che ebbe successo nonostante le numerose critiche e le censure. Un documento sulle condizioni del sottoproletariato, la vita nei quartieri malfamati, la speculazione edilizia e, non solo, il riflesso macabro della morte negli occhi ancora innocenti, ma non del tutto, di questi ragazzetti. Nei suoi otto capitoli, suddivide la storia in due tempi. Da una parte la storia di Riccetto e dei suoi compagni, innocenti bambini, è il tempo del sole e del Tevere. Dall’altra la storia degli stessi ragazzini, ma a diciassette anni: il tempo della periferia, dell’Aniene. E adesso abbiamo superato il 2000 da un pezzo, che ne è stato di quei ragazzi di vita?  Oggi, i nostri, che ragazzi sono? Io non lo so come s

Margot legge... Suite francese - Irène Némirovsky

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Concepita come un’opera in cinque volumi, Suite francese è rimasta incompleta in quanto Irène Némirovsky ne sospende la scrittura pochi giorni prima della deportazione ad Auschwitz, nel ’42. Tempesta di Giugno e Dolce sono le parti che restano del romanzo, perfettamente compiute, in cui l’autrice ci permette di rivivere la Seconda Guerra mondiale in Francia durante l’invasione nazista. Non la guerra nelle frontiere, fatta di morte e devastazione, ma la guerra delle donne e dei pochi uomini rimasti a casa, la guerra di chi aspetta i propri cari e di cerca di sfuggire alla fame. Tempesta di Giugno è ambientata nel ’40 e comprende la fuga dei parigini verso Sud, dopo il bombardamento; il racconto si sviluppa seguendo diverse persone e individui provenienti da diverse classi sociali, ad esempio: la famiglia Péricand, una famiglia notarile molto ricca, lo scrittore Gabriel Corte, la famiglia Michaud, tutti intenti a scappare nei vari paesini francesi, portandosi dietro i loro li

Margot scrive... "Pronto, Camilleri sugnu"

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Lo scorso 17 luglio il grande scrittore Andrea Camilleri ci ha lasciati all'età di 93 anni. Così, a distanza di qualche giorno, ho deciso di dedicare questo "Margot scrive..." proprio a lui. Cammilleri è uno di quegli scrittori che ho odiato. L’ho odiato per i tanti libri che è riuscito a scrivere, una sorta di invidia da scrittrice, ecco. L’ho odiato perché non riusciva a odiare Montalbano, anzi, gli permetteva di continuare a vivere romanzo per romanzo. Anche meglio di Agatha Christie e il suo commissario Poirot, sicuramente più forte di Conan Doyle e il suo Sherlock. Lo odio perché adesso se n’è andato e non basteranno i suoi libri e le sue numerosissime parole che padroneggiava con così tanta affabilità.  In Ora dimmi di te , lettera alla bisnipotina Matilda edito d Bompiani 2018, scrisse «L’ultima cosa che ho imparato consiste nell’avere necessariamente un’idea, chiamala pure ideale, e a essa attenersi fermamente ma senza nessuna faziosità, ascoltando

Margot legge... Spider - McGrath

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Qualche giorno fa mi trovavo a Milano da un'amica, così in preda al caldo e alla noia ho deciso di prendere un treno alla scoperta di Como. Proprio qui, presso la Feltrinelli, ho deciso di regalarmi uno di quei libri "a pacchetto chiuso", quei libri di cui trovi una breve recensione da parte del libraio e una citazione del libro, la quale recitava proprio così: Ma cos'è che non va in me, il fatto che per salvarmi la vita devo seppellirmi all'interno di giri, giri retti da raggi che forma zone, campi, con dentro solo cose morte E allora mi aspettavo uno di quei libri che diventano un viaggio introspettivo dentro di sé. Non mi aspettavo Spider di Patrick McGrath. Un libro in cui gli eventi traumatici del passato portano all'infermità della psiche. il disagio e l'alienazione non sono altro che il frutto di un tentativo di elaborazione della realtà che porta alla costruzione di due mondi: il mondo di Spider, posto in fondo, nella sua testa, e il mondo

Margot scrive... La recherche

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Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla. Tanto basta. Allora, nelle lunghe ore di speranza o di tristezza, ci si fabbrica una persona, si compone un carattere. E quando, più tardi, si frequenta la persona amata, è impossibile ormai (per quanto crudele sia la realtà che ci vien messa innanzi) togliere quel carattere buono, quella natura di donna amorevole all'essere che ha quello sguardo o quella spalla, proprio come non possiamo, quando invecchia, togliere il suo primo volto a una persona che conosciamo fin dalla sua giovinezza. Lo scorso 10 luglio Marcel Proust ha compiuto ben 148 anni, lo scrittore da Guinness dei Primati. Alla ricerca del tempo perduto, infatti, è entrata nel Guinness come opera letterario più lunga al mondo, suddivisa in 7 volumi. Se siete intimoriti dalla mole di pagine (e in effetti la stima vuole che contenga 9.609.000 caratteri), la lunga citazione che abbiamo scelto vi sia di motivazione. Se questa estate vi sentite pronti, e vi piace a