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Margot legge... Rayuela - Julio Cortázar

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Ammetto che scrivere questa recensione non è così facile per me. Si tratta di un libro complicato, forse è proprio per questo che mi è piaciuto tanto da non parlare d'altro e da farlo diventare il mio amico in metropolitana e il mio professore personale durante le lezioni che non ho mai realmente seguito. Cortázar, prima ancora che il lettore inizi il libro, avvisa che non sarà una lettura tradizionale: lo si può leggere come un normale libro, dal Capitolo 1 fino all'ultima pagina, o saltellando da un capitolo all'altro seguendo la mappa. Se, come me, deciderete di leggerlo tradizionalmente, vedrete che è suddiviso in tre parti: 1) Dall'altra parte , dove Horacio si trova a Parigi, circondato da strampalati amici intellettuali, e dove si imbatte in un amore conflittuale con la Maga, altrettanto strampalata; 2) Da questa parte , ambientato in Argentina, dove ritrova se stesso o forse si smarrisce ancora di più, tra Manù e Talita (un vecchio amico e sua mog

Margot legge... Le ombre - Alex North

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Forse non ce n’erano proprio, di risposte, pensai. Forse la vita consisteva solo nel fare ciò che ritenevi fosse meglio in un determinato momento, per poi tirare avanti sopportandone le conseguenze come potevi, per il resto dei tuoi giorni. Sono 25 anni che Paul Adams ha lasciato Gritten , e da allora non è mai ritornato, quando riceve una chiamata dalla badante della madre. Era abituato a sentire, telefonicamente, la madre, ma non aveva mai capito quanto la donna soffrisse di demenza senile e di cancro, quindi è costretto a ritornare a casa. Non troverà soltanto una madre sofferente, ma anche un nuovo omicidio che segue la scia di quanto successo anni prima. Paul aveva lasciato quella città dopo un tremendo episodio che gli ha inevitabilmente cambiato la vita. Tutta colpa di Charlie Crabtree , un ragazzino strano e inquietante.  Quando aveva solo 15 anni, il suo migliore amico era James. Erano praticamente inseparabile e faceva di tutto pur di proteggerlo, le cose cambiano quando arr

Margot pensa... L'aria.

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Distesa al centro del letto singolo, abbracciavo il cuscino. Le lenzuola erano diventate un groviglio ai piedi del letto, erano blu. Immaginavo di essere distesa sul bagnasciuga e accarezzata dalle onde. Che se ti concentri ti sembra proprio di sentirlo quel "vieni e vai" del mare. Il sonno mi aveva abbandonata da un pezzo, ma la stanchezza restava.  Tenere in mano le redini della propria vita è qualcosa di difficile, a volte mi sembra di non farcela e di vedere tutto andare a rotoli.  Altre volte, mi dico che siamo 8 miliardi nel mondo, e allora ci sarà qualcun altro che, come me, sta pensando esattamente alla stessa cosa e nell'esatto momento.  Ma il sonno non arrivava più ed è proprio quello il momento in cui il passato bussa e ribussa, a ripetizione e senza esitare.  Insiste. Non chiede nulla e ti toglie tutto. L'aria.

Margot scrive... Dodici regole per diventare scrittore

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Dodici gradazioni di blu colorano i profili social di Enrico Brizzi , il quale ha deciso di "buttare su carta" quelle che sono, secondo lui, le dodici regole per diventare scrittori . Prima regola per diventare scrittori : non parlate mai di voi stessi definendovi scrittori.  Se proprio ve lo chiedono, va bene "narratori", ma è una parola da pronunciare col sorriso sulle labbra, come chi confessa noncurante un vizio di cui non riesce a liberarsi.  Seconda regola per diventare scrittori : prima si legge, poi si scrive.  Non pensate di essere i più bei fichi del canestro. Siete persone che vivono la propria vita, né migliori né peggiori di tante altre.  Se c'è qualcosa che vi distingue dalla maggior parte dei vostri simili è che sin da piccoli amate perdutamente la magia dei libri: ne leggete parecchi, alcuni li studiate addirittura e - incidentalmente - provate a scrivere qualcosa a vostra volta. Tutto qui.  Terza regola per diventare scrittori : niente pose da i

Margot legge... I divoratori - Stefano Sgambati

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Ci troviamo nell’Hotel Principe di Savoia, Milano .  Quella a cui assisteremo, nel ristorante gourmet, non è una serata come le altre.  I piatti magistralmente preparati dal rinomato chef Franco Ceravolo trasportano i clienti in un’esperienza mistica dai mille sapori, sotto la direzione del maître Carlo Di Martino .  Eppure, i clienti non sono affascinati solo dal lussurioso ristorante e dagli indimenticabili piatti, tutti aspettano l’arrivo di una celebre coppia di attori, direttamente da Hollywood: il bellissimo Daniel William King e la moglie Sally Parson .  Li attendono Elena e Saverio , due romani che decidono di trascorrere un weekend a Milano dopo essersi incontrati al funerale di un’amica in comune; Giordano , il traduttore e intellettuale che, dopo essere stato invitato da Fazio in tv, ha invitato a cena Frida , una ragazza così giovane che potrebbe sembrare sua figlia, nel tentativo di sedurla; la famiglia (per nulla discreta) del maître Carlo, che ha voluto a tutti i cost

Margot legge... L'unica storia - Julian Barnes

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… ciascuno ha la propria storia d’amore. Anche se è stata un fallimento, anche se si è ormai spenta, o non è mai riuscita a partire, o se fin dal principio era tutta e solo mentale, questo non la rende meno vera. È l’unica storia. Nella vita abbiamo una sola storia da raccontare, il più delle volte è la prima cotta giovanile. L’unica storia d'amore di Paul, o almeno quella di cui vale la pena parlare, è con Susan. Paul ha solo diciannove anni quando la incontra al tennis club, lei è una donna di quarantotto anni, è sposata e ha due figlie. Tra una partita e l’altra, Paul inizia a passare più tempo a casa di Susan che nella sua. La loro relazione inizia senza tante preoccupazioni, pur non trattandosi di una semplice passione estiva destinata a spegnersi. Susan gli insegnerà quanto può essere potente e travolgente l’amore, e Paul impiegherà tutta una vita per cercare di dimenticarle. Nella vita siamo divisi tra la paura che abbiamo di soffrire e il bisogno di ess

Margot scrive... Il decalogo del buon lettore

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Stando a quanto successo recentemente, l'ufficio stampa de Il Taccuino non ha particolarmente gradito una recensione negativa.  «Blog minuscoli che credono di essere la Rai», sono queste le parole pubblicate su un post di Instagram  per screditare (e offendere) la blogger. La blogger in questione, Daisy, ha ricevuto dall'ufficio stampa un libro da recensire. Alla ragazza non è particolarmente piaciuto il libro, tanto da affermare di non essere riuscita nemmeno a terminarlo. Quella a cui abbiamo assistito è stata una lunga guerra a colpi di commenti ma... Tutto questo mi ha fatto a pensare a quanto sia necessario, oggigiorno, un decalogo del buon lettore. 1. Ogni lettore ha il diritto di NON terminare un libro.  Questo non rientra nelle mie corde, preferisco di gran lunga leggere un libro fino alla fine, lasciare qualcosa a metà mi manda quasi fuori di testa. Ma ammetto di aver avuto molte volte la voglia di mollare molti libri dalla prima pagina, soprattutto con le poesie. 2. O