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Margot legge... I divoratori - Stefano Sgambati

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Ci troviamo nell’Hotel Principe di Savoia, Milano .  Quella a cui assisteremo, nel ristorante gourmet, non è una serata come le altre.  I piatti magistralmente preparati dal rinomato chef Franco Ceravolo trasportano i clienti in un’esperienza mistica dai mille sapori, sotto la direzione del maître Carlo Di Martino .  Eppure, i clienti non sono affascinati solo dal lussurioso ristorante e dagli indimenticabili piatti, tutti aspettano l’arrivo di una celebre coppia di attori, direttamente da Hollywood: il bellissimo Daniel William King e la moglie Sally Parson .  Li attendono Elena e Saverio , due romani che decidono di trascorrere un weekend a Milano dopo essersi incontrati al funerale di un’amica in comune; Giordano , il traduttore e intellettuale che, dopo essere stato invitato da Fazio in tv, ha invitato a cena Frida , una ragazza così giovane che potrebbe sembrare sua figlia, nel tentativo di sedurla; la famiglia (per nulla discreta) del maître Carlo, che ha voluto a tutti i cost

Margot legge... L'unica storia - Julian Barnes

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… ciascuno ha la propria storia d’amore. Anche se è stata un fallimento, anche se si è ormai spenta, o non è mai riuscita a partire, o se fin dal principio era tutta e solo mentale, questo non la rende meno vera. È l’unica storia. Nella vita abbiamo una sola storia da raccontare, il più delle volte è la prima cotta giovanile. L’unica storia d'amore di Paul, o almeno quella di cui vale la pena parlare, è con Susan. Paul ha solo diciannove anni quando la incontra al tennis club, lei è una donna di quarantotto anni, è sposata e ha due figlie. Tra una partita e l’altra, Paul inizia a passare più tempo a casa di Susan che nella sua. La loro relazione inizia senza tante preoccupazioni, pur non trattandosi di una semplice passione estiva destinata a spegnersi. Susan gli insegnerà quanto può essere potente e travolgente l’amore, e Paul impiegherà tutta una vita per cercare di dimenticarle. Nella vita siamo divisi tra la paura che abbiamo di soffrire e il bisogno di ess

Margot scrive... Il decalogo del buon lettore

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Stando a quanto successo recentemente, l'ufficio stampa de Il Taccuino non ha particolarmente gradito una recensione negativa.  «Blog minuscoli che credono di essere la Rai», sono queste le parole pubblicate su un post di Instagram  per screditare (e offendere) la blogger. La blogger in questione, Daisy, ha ricevuto dall'ufficio stampa un libro da recensire. Alla ragazza non è particolarmente piaciuto il libro, tanto da affermare di non essere riuscita nemmeno a terminarlo. Quella a cui abbiamo assistito è stata una lunga guerra a colpi di commenti ma... Tutto questo mi ha fatto a pensare a quanto sia necessario, oggigiorno, un decalogo del buon lettore. 1. Ogni lettore ha il diritto di NON terminare un libro.  Questo non rientra nelle mie corde, preferisco di gran lunga leggere un libro fino alla fine, lasciare qualcosa a metà mi manda quasi fuori di testa. Ma ammetto di aver avuto molte volte la voglia di mollare molti libri dalla prima pagina, soprattutto con le poesie. 2. O

Margot pensa... Definirsi

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adolescenza  L’età della vita umana interposta tra la fanciullezza e l’età adulta. È un periodo particolarmente problematico dell’esistenza, specie per le risonanze psicologiche del mutato rapporto tra l’adolescente e il proprio corpo.  Treccani Così la Treccani definisce l'adolescenza. Una fase intermedia tra l'infanzia e la maturità. Peccato che la suddetta fase finisca prima dei venti anni, di conseguenza al termine dell'adolescenza non si diventa degli adulti fatti e finiti. Insomma, parliamone... ho 23 anni. Per la società non sono più un'adolescente. Eppure non mi sento ancora un'adulta in grado di provvedere a me stessa in tutto e per tutto.  Quindi... adesso, vorrei capire, cosa sono veramente? Esiste una definizione per questa vera fase intermedia che va dall'adolescenza all'età adulta? C'è chi parla di "adolescenza infinita", oltre i venti anni, in cui i giovani conquistano una sorta di semi-indipendenza. Da un lato possono scegliere

Margot scrive... Libri da spiaggia

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L'estate 2020, per forza di cosa, sarà estremamente diversa dalle altre. Ma ci sono abitudine di cui è impossibile fare a meno, una di queste è il libro da leggere sotto l'ombrellone. Per i più indecisi, ecco una lista di 5 libri da spiaggia, per un'estate che profuma di libri. 1. L'unica storia - Jules Barnes “ Abbiamo quasi tutti un’unica storia da raccontare . Non voglio dire che nella vita ci capiti una cosa sola; al contrario, gli avvenimenti sono tantissimi, e noi li trasformiamo in altrettante storie. Ma  ce n’è una sola che conta , una sola da raccontare alla fine. E questa è la mia.” 2. Persone normali - Sally Rooney Marianne e Connell, "vicini ma distanti", che come due calamite si attirano e allontanano. La storia di un amore fatto di ossimori e contraddizioni. Da lasciare senza fiato. 3. Camere separate - Pier Vittorio Tondelli Cosa succede quando una persona, oltre la soglia dei trent'anni, riflette sulla condizione umana, sull'esistenza e

Margot legge... Due di due - Andrea De Carlo

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Mario frequenta ancora il liceo quando conosce Guido. Diventano compagni di banco quando è ancora un ragazzino insicuro, alle prime armi con la vita.  Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l’unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio e quasi morto, pieno di rimpianti.  Mario è la voce narrante e, attraverso di lui, conosciamo quello che è Guido all’esterno.  Siamo a Milano negli anni Sessanta, una città grigia come il cemento, tanto sporca quanto caotica. Guido non fa che criticarla e criticare il sistema scolastico che costringe gli studenti a guardare e ragionare al passato. Arriva il momento in cui la nuova generazione decide di unirsi alla rivoluzione del mondo, Guido si unisce alle proteste trascinando Mario con sé. Ma deluso anche da queste, Guido decide di abbandonare la scuola, dedicandosi a una vi

Margot pensa... Dopo

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Dopo ho continuato a scrivere, che è la cosa più importante. Dopo di te non ho ancora guardato Colazione da Tiffany, ma molti altri film. Dopo di te non ho più mangiato un toast e a dire la verità non ne sento la mancanza. Dopo di te non mi sono più addormentata cosi tanto presto. Assurdo, direi quasi. Dopo di te ho letto Harry Potter, e non ho ancora finito. Dopo di te mi sveglio presto e dalla finestra della cucina vedo il monte rosa, ma lo vedevo da prima e “non è il monte rosa” diresti tu. Dopo di te nessuna prima domenica del mese al museo. Dopo di te bevo ancora il tè e ripenso allo Scirocco. Dopo di te ho visto Into the Wild, quasi dimenticavo. Dopo di te continuo a vivere, non avevo dubbi. Meglio o peggio, nessuna delle due. Indifferente, direi. Il difficile è ricordare com’era prima di te.