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Margot legge... Addio fantasmi - Nadia Terranova

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  In questa storia di fantasmi, la parola chiave è “sopravvivere”. Nel romanzo di Nadia Terranova, Ida (la protagonista) viene richiamata a Messina dalla madre, reclamata per aiutarla con i lavori di ristrutturazione nella, ormai, vecchia casa. “Casa nostra”, la definisce la madre. Ma Ida non la sente più sua, adesso che vive a Roma. È così che fa il suo ritorno nella sua terra d’origine, ritrovandosi a fare i conti con IL trauma. Ventitré anni prima, il padre è scomparso e tutto il romanzo racconta il tentativo di Ida di liberarsi di questo fantasma, questa presenza che non smette di manifestarsi in ogni luogo e forma.  Un romanzo diviso in tre parti: Il nome, Il corpo, La voce. È un ritorno devastante per Ida, un viaggio nei ricordi che la butta a terra e non la lascia mai dormire, ma la strattona nei suoi sonni inquieti.  La madre ha deciso di vendere quella casa e per Ida è arrivato il momento di scegliere cosa tenere e cosa buttare. Ma è un compito arduo e difficile da eseg

Margot pensa... Quello che non ho

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  Non ho un completo elegante giacca e pantalone, francamente non saprei che farmene. Non ho una di quelle macchine, quei nuovi modelli che si vedono in giro, e nemmeno una vecchio stampo.  Non ho un pasto fisso, cosa posso farci. Non ho un letto caldo, anzi di caldo è caldo, non è accogliente. Forse. Non ho una casa che sia mia per davvero.  Non ho i soldi, neanche per un biglietto del treno.  Infine, aggiungerei, non ho più Alice. Anche se questo è solo il punto di inizio, quel quasi un amore. Quante cose ci siamo persi, io e lei. Anche quelle canzoni per l’estate.  La pretesa di esser sempre forti è una brutta cosa. Fa un caldo bastardo, da seccare le lucertole. Sono giorni che viaggio, sono giorni che vago alla ricerca di una via di fuga da tutte quelle cose che soffocano. Non esiste un altro modo per spiegarlo. 

Margot scrive... Andrea Camilleri, il mito italiano del giallo

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  Andrea Camilleri  è stato uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano, nato il  6 settembre 1925  a  Porto Empedocle , in Sicilia. Conosciuto come il padre del  Commissario Montalbano , nella sua vita ha pubblicato oltre 100 libri. Andrea Calogero Camilleri trascorre la sua infanzia ad Agrigento e dal 1939 al 1943 ha studiato al liceo classico “Empedocle” di Agrigento, dove nel 1943 ha ottenuto la maturità classica senza sostenere esami, a causa dei bombardamenti.  Verso la fine degli anni Quaranta si trasferisce a  Roma  in quanto nel 1949 viene ammesso, unico allievo regista per quell'anno, all'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove conclude gli studi nel 1952. Da allora realizza la regia di più di 100 opere, tra cui quelle di Pirandello. Importante è il suo contributo teatrale, fu il primo a portare Beckett in Italia, con Finale di partita nel 1985, successivamente nella versione televisiva. Queste attività sono fedelmente accompagnate dall’attività di scritto

Margot legge... Rayuela - Julio Cortázar

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Ammetto che scrivere questa recensione non è così facile per me. Si tratta di un libro complicato, forse è proprio per questo che mi è piaciuto tanto da non parlare d'altro e da farlo diventare il mio amico in metropolitana e il mio professore personale durante le lezioni che non ho mai realmente seguito. Cortázar, prima ancora che il lettore inizi il libro, avvisa che non sarà una lettura tradizionale: lo si può leggere come un normale libro, dal Capitolo 1 fino all'ultima pagina, o saltellando da un capitolo all'altro seguendo la mappa. Se, come me, deciderete di leggerlo tradizionalmente, vedrete che è suddiviso in tre parti: 1) Dall'altra parte , dove Horacio si trova a Parigi, circondato da strampalati amici intellettuali, e dove si imbatte in un amore conflittuale con la Maga, altrettanto strampalata; 2) Da questa parte , ambientato in Argentina, dove ritrova se stesso o forse si smarrisce ancora di più, tra Manù e Talita (un vecchio amico e sua mog

Margot legge... Le ombre - Alex North

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Forse non ce n’erano proprio, di risposte, pensai. Forse la vita consisteva solo nel fare ciò che ritenevi fosse meglio in un determinato momento, per poi tirare avanti sopportandone le conseguenze come potevi, per il resto dei tuoi giorni. Sono 25 anni che Paul Adams ha lasciato Gritten , e da allora non è mai ritornato, quando riceve una chiamata dalla badante della madre. Era abituato a sentire, telefonicamente, la madre, ma non aveva mai capito quanto la donna soffrisse di demenza senile e di cancro, quindi è costretto a ritornare a casa. Non troverà soltanto una madre sofferente, ma anche un nuovo omicidio che segue la scia di quanto successo anni prima. Paul aveva lasciato quella città dopo un tremendo episodio che gli ha inevitabilmente cambiato la vita. Tutta colpa di Charlie Crabtree , un ragazzino strano e inquietante.  Quando aveva solo 15 anni, il suo migliore amico era James. Erano praticamente inseparabile e faceva di tutto pur di proteggerlo, le cose cambiano quando arr

Margot pensa... L'aria.

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Distesa al centro del letto singolo, abbracciavo il cuscino. Le lenzuola erano diventate un groviglio ai piedi del letto, erano blu. Immaginavo di essere distesa sul bagnasciuga e accarezzata dalle onde. Che se ti concentri ti sembra proprio di sentirlo quel "vieni e vai" del mare. Il sonno mi aveva abbandonata da un pezzo, ma la stanchezza restava.  Tenere in mano le redini della propria vita è qualcosa di difficile, a volte mi sembra di non farcela e di vedere tutto andare a rotoli.  Altre volte, mi dico che siamo 8 miliardi nel mondo, e allora ci sarà qualcun altro che, come me, sta pensando esattamente alla stessa cosa e nell'esatto momento.  Ma il sonno non arrivava più ed è proprio quello il momento in cui il passato bussa e ribussa, a ripetizione e senza esitare.  Insiste. Non chiede nulla e ti toglie tutto. L'aria.

Margot scrive... Dodici regole per diventare scrittore

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Dodici gradazioni di blu colorano i profili social di Enrico Brizzi , il quale ha deciso di "buttare su carta" quelle che sono, secondo lui, le dodici regole per diventare scrittori . Prima regola per diventare scrittori : non parlate mai di voi stessi definendovi scrittori.  Se proprio ve lo chiedono, va bene "narratori", ma è una parola da pronunciare col sorriso sulle labbra, come chi confessa noncurante un vizio di cui non riesce a liberarsi.  Seconda regola per diventare scrittori : prima si legge, poi si scrive.  Non pensate di essere i più bei fichi del canestro. Siete persone che vivono la propria vita, né migliori né peggiori di tante altre.  Se c'è qualcosa che vi distingue dalla maggior parte dei vostri simili è che sin da piccoli amate perdutamente la magia dei libri: ne leggete parecchi, alcuni li studiate addirittura e - incidentalmente - provate a scrivere qualcosa a vostra volta. Tutto qui.  Terza regola per diventare scrittori : niente pose da i