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Margot pensa... Cosa salvo del 2020

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  Del 2020 salvo l’unico film visto al cinema (anche se faceva proprio schifo), il caso o il destino. Salvo l’editing del giovedì. La metro alle nove del mattino, anche se adesso non mi manca affatto. I viaggi in treno. Torino, Venezia, Como... sono posti perfetto per scappare dal mondo, solo per un po’.  Salvo Elisa che suona “Bella Ciao” con l’ukulele e l’attesa dei cori dal balcone. La vicina che grida ai passanti di tornare a casa (“non torni a casa perché ce l’hai piccolo?” Cit). Salvo i miei capelli, la frangetta torturata per mesi. E quel rossetto comprato a febbraio, che spreco! “Al grande Gatsby non piacevano le feste”, uno dei miei racconti che più amo. E salvo, con lo stesso affetto, gli altri racconti pubblicati. Salvo i pidoni fatti in casa, un attimo prima della zona rossa, e la pasquetta a prendere il sole sul balcone. Il lievito nel paccodaggiù, perché a Milano era introvabile.  La palestra davanti al computer e gli insulti gratuiti dopo il plank, se non mi iscrivo in p

Margot legge... Il messicano - Jack London

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Felipe Rivera , il duro dagli occhi di ghiaccio, è disposto a fare qualsiasi cosa per la Rivoluzione . Nessuno conosce il suo passato, il carattere introverso lo rende quasi pericoloso agli occhi di tutti, ma a Felipe poco importa.  «Per me lui è potenza. È il primordiale, il lupo selvaggio, il serpente a sonagli che colpisce, il centopiedi che punge» disse Arellano. «È la Rivoluzione incarnata» riprese Vera. «Ne è la fiamma e lo spirito, l’insaziabile grido di vendetta che non urla ma uccide in silenzio. È l’angelo distruttore che si muove nelle tenebre.» «Potrei piangere per lui» disse May Sethby. Il suo unico interesse è finanziare la Rivoluzione messicana e, per fare ciò, si presta anima e corpo a uno sport che odia con tutto se stesso: il pugilato. Solo così riesce a guadagnare abbastanza per vivere, per sperare nel futuro e riscattarsi dal suo passato di sofferenze. Sul ring deve affrontare Danny Ward, un campione, e la posta in gioco è semplice: chi vince prende tutto. E Felipe

Margot scrive... I (miei) migliori libri 2020

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 Ogni anno cerco sempre di fare una lista di buoni propositi , cose semplici e belle da fare entro la fine dell'anno per godersi al meglio la vita. Normalmente tra questi c'è un numero più o meno alto di libri da leggere ma quest'anno mi son detta di non forzarmi, di lasciarmi libera di leggere cosa e quanto mi andasse. Sarà che è stato un anno strano o sarà che il mio rapporto con la lettura ha preso una piega diversa, ho superato il traguardo dei 70 libri letti in un anno (quasi 80) e mi sembra passata una vita da quella volta in cui mi sono sentita dire "Leggi 30 libri in un anno? Pochini..."  E allora ho deciso di buttare giù una delle mie classiche liste.  «... non ho mai avuto un dolore che un'ora di lettura non abbia dissipato » scriveva Cui De Maupassant. Ecco i (miei) migliori libri letti nel 2020 , libri che mi hanno curata, spezzata, travolta e riportata in vita. Male o bene, mi hanno permesso di scoprire mondi sconosciuti e altri punti di vista, lo

Margot legge... Tutta un'altra storia - Davide Consoli

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 Genova, 1996. Willy è a un passo dalla maturità, frequenta l’ultimo anno delle superiori, e ha le idee molto chiare sui suoi sogni. Le sue più grandi passioni sono la scrittura e la recitazione. Tutta un’altra storia è un romanzo adolescenziale che descrive la vita di questo ragazzo, il protagonista, la cui quotidianità si alterna tra scuola, amici, sabati sera e domeniche allo stadio, tra una prova teatrale e i pomeriggi passati a scrivere un manoscritto. Una routine interrotta dall’arrivo di Martina, la nuova compagna di classe che altera l’equilibrio tra lui, i suoi amici e la sua ex ragazza Annalisa.  Tuttavia, il suo amore per la scrittura e la sua passione per il teatro non vengono intaccati, anzi, Willy inizia a sognare a occhi aperti nel momento in cui il regista teatrale gli promette di trasformare il suo manoscritto in sceneggiatura. Il suo obiettivo, inizialmente, era quello di fare arrivare il manoscritto alla redazione del talk show di Amici, le tematiche che ques

Margot legge... Persone normali - Sally Rooney

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“Credo che la nostra sia quella strana età in cui la vita può cambiare enormemente per delle decisioni minime. Ma su di me nell’insieme hai avuto un’ottima influenza, tipo che adesso sono decisamente una persona migliore, credo. Grazie a te.” Marianne e Connell sono sempre stati attratti l’uno dall’altra. Vivono in un paesino irlandese e frequentano l’ultimo anno del liceo. Due anime sole e, all’apparenza, molto diverse tra di loro. Lei è una ragazza ricca e studiosa, ma tra i banchi di scuola è un’outsider, non ha amici e molti la considerano strana; lui, invece, gioca nella squadra di calcio, è un ragazzo popolare e piace praticamente a tutti. Eppure c’è sempre un momento in cui Marianne e Connell si ritrovano insieme, senza gli occhi del mondo addosso, e abbandonano ogni timore. I due, inevitabilmente, iniziano una relazione clandestina. Una storia (non) d’amore tra due ragazzi che si prendono e si mollano in continuazione, fino all’età adulta. Si conoscono meglio di ch

Margot pensa... Ho 24 anni.

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Qualche giorno fa, ragionavo su questa cosa... Un anno fa ho compiuto 23 anni, da allora ho passato 73 giorni in libertà e i restanti in quarantena. E ripensavo a quella storia delle vite alternative che iniziano a seconda delle strade e delle scelte che prendiamo. Così mi immagino due possibili scenari del 2020. E nulla toglie che uno sia più realistico o utopico dell'altro. Dunque... Da un lato ci sono io. Capelli lunghissimi, due ciuffi ai lati della fronte, con il mio basco beige. Ogni mattina prendo il tram che mi porta all'università. Sono innamorata? Forse. Sicuramente so che ogni mese ho un viaggio da fare, un film al cinema da guardare, e ogni settimana devo consegnare la mia buona dose di editing, oltre a tutti gli articoli da scrivere.  Ho sempre un libro in mano, anche quando fa troppo freddo.  Ho voglia di scoprire Bresson, Genova, Firenze, anche Parigi, perché no. E il Salone di Torino, un sogno.  Sono pronta ai colloqui per uno stage in casa editrice, giuro sono

Margot legge... Le mie girano sempre/Come il volo della farfalla - Marcello Ingrassia

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 Le mie girano sempre , titolo ironico per un libro su cui non si può certo scherzare. Tutto inizia con un imprinting, tra la moto e il protagonista. Amore a prima vista che inizia nell’esatto momento in cui, inserito il casco, si girano le chiavi e si dà gas.   Pronti? Via. Letto in un periodo in cui i romanzi di viaggi sono solo un genere fantasy, questo romanzo di Marcello Ingrassia mi ha permesso di viaggiare insieme al protagonista, sono stata il passeggero abusivo in un viaggio in moto alla scoperta del Nord Europa. Sorprendentemente, il romanzo mette su carta la bellezza e la voglia di vivere ovunque, lasciarsi incantare dai posti che non conosciamo per poter apprezzare quelli che conosciamo fin troppo bene e, infine, non per importanza, getta le basi per affrontare il concetto di solitudine. Dopo questo lungo viaggio, che è la vita, il protagonista apprende un’importante lezione, qualcosa in lui era cambiato, come una seconda nascita. Camminavo con le mie gambe, mi guardavo in