Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta blogger

Margot scrive... La recherche

Immagine
Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla. Tanto basta. Allora, nelle lunghe ore di speranza o di tristezza, ci si fabbrica una persona, si compone un carattere. E quando, più tardi, si frequenta la persona amata, è impossibile ormai (per quanto crudele sia la realtà che ci vien messa innanzi) togliere quel carattere buono, quella natura di donna amorevole all'essere che ha quello sguardo o quella spalla, proprio come non possiamo, quando invecchia, togliere il suo primo volto a una persona che conosciamo fin dalla sua giovinezza. Lo scorso 10 luglio Marcel Proust ha compiuto ben 148 anni, lo scrittore da Guinness dei Primati. Alla ricerca del tempo perduto, infatti, è entrata nel Guinness come opera letterario più lunga al mondo, suddivisa in 7 volumi. Se siete intimoriti dalla mole di pagine (e in effetti la stima vuole che contenga 9.609.000 caratteri), la lunga citazione che abbiamo scelto vi sia di motivazione. Se questa estate vi sentite pronti, e vi piace a

Margot pensa... Occhi come il pacchetto blu di Camel

Immagine
-Ma il Parlamento lo ha spiegato a lezione? Come al solito mi ritrovo a parlare da solo, insistono sempre per vederci e studiare insieme e mi ritrovo ad essere l’unico con il libro aperto. Paolo e Feliciahanno deciso di limonare fregandosene di essere in un bar abbastanza pieno, dove le persone potevano anche essere disgustate da quella scena (tipo io che non avevo più voglia di terminare la mia così buona crostata della nonna). Cleliasta al telefono a parlare non so con chi del grande fratello (o forse uomini e donne, onestamente non noto la differenza), ma almeno la buona volontà di portare la Costituzione l’ha avuta. Franco… lasciamo stare, appena è arrivato si è spostato nel tavolo accanto per provarci con le due straniere sedute.  Speriamo solo che arrivi Claudia… Lei non ha mai studiato con noi, in effetti nessuno di loro le ha mai parlato, però mi piacerebbe poter studiare con lei … Si ok, è scontato, mi piace. La scusa dello studio non regge da secoli. È stata la pri

Margot legge... Mangia prega ama - Elizabeth Gilbert

Immagine
Cosa succede quando una donna non riesce ad essere forte abbastanza da superare il dolore, una caduta, quello che vive come un fallimento? Ecco, succede che deve guardarsi da fuori, capire quando sta toccando il fondo e chiedere aiuto. È proprio così che Elizabeth Gilbert, Liz, ha chiesto aiuto a tre paesi: all’Italia, all’India e all’Indonesia. In italia ha riscoperto l’amore per il cibo, in India ha rafforzato l’amore per la meditazione e in Indonesia, a Bali, l’amore e basta. Trova qualcuno di nuovo da amare. Promesso? Mettici quanto ti pare a riprenderti, ma alla fine non dimenticare di dividere il tuo cuore con qualcuno. Non fare della tua vita un monumento a David o al tuo ex marito. Ho pensato a lungo al giudizio su questo libro. Mi sono sentita trasportata in questo lungo viaggio e non parlo solo dei paesi, parlo del viaggio dentro di sé che ha affrontato: da una donna vittima di un divorzio e di un amore finito male, è riuscita a trovare un equilibrio, è diventata

Margot scrive... Dieci regole per scrivere di narrativa - Franzen

Immagine
1. Il lettore è un amico, non un avversario, non uno spettatore. 2. La narrativa che non rappresenti un'avventura personale dell'autore in un territorio spaventoso o sconosciuto non merita di essere scritta se non per soldi. 3. Mai usare poi  come congiunzione - a quello scopo abbiamo la e. Sostituire e con  poi  è la non soluzione dello scrittore pigro o privo di orecchio al problema delle troppe e sulla pagina. 4. Scrivere in terza persona, a meno che una voce in prima persona davvero speciale non vi si offra in modo irresistibile. 5. Le affermazioni, insieme alle corpose ricerche per la stesura di un romanzo, si svalutano quando diventano gratuite e universalmente accessibili. 6. La narrativa più puramente autobiografica richiede pura invenzione. Nessuno ha mai scritto una storia più autobiografica della Metamorfosi. 7. Si vede di più rimanendo fermi che inseguendo qualcosa. 8. Difficilmente chi è connesso a internet scriverà qualcosa di buono. 9. Spesso i verbi in

Margot legge... La Strada - Cormac McCharty

Immagine
Vi siete mai fatti domande sulla fine del mondo, l’Apocalisse e il “dopo”? Come sarà la vita dopo l’Apocalisse sulla Terra? Cormac McCharthy si è risposto con “La strada”. Un romanzo in cui un uomo e un bambino (senza nomi) spingono un carrello su un’innevata strada americana.  Intorno a loro non è rimasto più nulla, un mondo grigio con un mare non più così blu, dove le poche persone rimaste finiscono per dare inizio a una lotta per la sopravvivenza. È un ritorno alla vita primaria, dove predatori e prede sono costretti alla sopravvivenza e al freddo, guidati dalla volontà di proteggere i propri cari. La paura è una compagna costante, la paura e la debolezza, il non poter fare qualcosa di più e brancolare. Un mondo in cui l’importante è non arrendersi e andare avanti. Sempre.  Un libro dal forte impatto emotivo, che è più un pugno nello stomaco, ti costringe a chiederti “E io cosa farei? Sarei ancora viva?”, nonostante la trama sia inconsistente e l’autore non spieghi le origi

Margot scrive... Italo Calvino: "Amo..."

Immagine
«Amo soprattutto Stendhal perché solo in lui tensione morale individuale, tensione storica, slancio della vita sono una cosa sola, lineare tensione romanzesca. Amo Puskin perché è limpidezza, ironia e serietà. Amo Hemingway perché è matter of fact, understatement, volontà di felicità, tristezza. Amo Stevenson perché pare che voli. Amo Cechov perché non va più in là di dove va. Amo Conrad perché naviga l’abisso e non ci affonda.  Amo Tolstoj perché alle volte mi pare d’essere lì lì per capire come fa e invece niente.  Amo Manzoni perché fino a poco fa l’odiavo. Amo Chesterton perché voleva essere il Voltaire cattolico e io volevo essere il Chesterton comunista. Amo Flaubert perché dopo di lui non si può più pensare di fare come lui. Amo Poe dello Scarabeo d’oro. Amo Twain di Huckleberry Finn. Amo Kipling dei Libri della Giungla. Amo Nievo perché l’ho riletto tante volte divertendomi come la prima. Amo Jane Austen perché non la leggo mai ma sono contento che ci sia. Amo Gogol perch

Margot legge... Sofia si veste sempre di nero - Paolo Cognetti

Immagine
Non sono le tue azioni, sosteneva, ma le tue reazioni a dire chi sei.  Sofia si veste di nero. Perché di quale altro colore potrebbe vestirsi? Il nero è il colore dell’anarchia, della ribellione e della sfida. Una sfida prevalentemente contro se stessa, il paese che la circonda, la porta attraverso cui passare per diventare adolescenti e, dopo, donne.  Perché sì, Paolo Cognetti, sebbene sia un uomo, ci descrive questa Sofia in dieci racconti, che possono essere letti anche come racconti indipendenti, in cui il registro narrativo cambia di racconto in racconto, con una vena femminile che tante scrittrici (donne) non hanno. La sequenza dei racconti non rispetta sempre l’ordine cronologico, tra l’uno e l’altro ci sono diversi buchi temporali e le storie, divise tra Roma, Milano e New York, si fondono tra loro attraverso continui flashback e racconti in cui il protagonista cambia. Ad esempio troviamo Roberto, il padre di Sofia, la storia con la sua amante e la storia del suo l

Margot scrive... Mettete gli occhiali da sole!

Immagine
“Se dovessi darvi un solo consiglio per il vostro futuro, allora vi direi: mettete gli occhiali da sole! Perché i benefici dell’impiego a lungo termine degli occhiali da sole sono stati provati scientificamente, mentre tutti gli altri consigli che ho da darvi sono basati, nulla più, sulla mia vagolante esperienza.  Comunque eccoli. Godetevi la bellezza e la forza della vostra giovinezza. Fregatevene del resto. Non capirete quella bellezza e quella forza se non quando se ne saranno andate. Ma credetemi quando, fra vent’anni, guarderete le vostre vecchie foto, allora vi ricorderete, in un modo che adesso non potete nemmeno immaginare, quante possibilità c’erano dietro a voi e che fantastico aspetto avevate. Perché, sapete, non siete grassi come credete! Non preoccupatevi del futuro. Oppure, preoccupatevene, ma sapendo che tanto è un gesto inutile. Non vi aiuterà più di quanto masticare un chewing gum vi possa aiutare a risolvere un problema di algebra. I veri problemi della vita ten

Margot legge... Il libro dell'inquietudine - Fernando Pessoa

Immagine
Non si è mai vissuta tanto come quando si è pensato molto. Una raccolta disordinata di pensieri di Bernardo Soares, alter-ego di Fernando Pessoa, il quale non è attirato da alcunché, vive annullandosi, privandosi anche di quelle certezze e di quelle costanti affettive che sono proprie di ogni vita. Pensieri malinconici e ricchi di sentimento, il tedio interiore distrutto in parole. La solitudine mi sconforta; la compagnia mi opprime. La presenza di un'altra persona distrae i miei pensieri. Un autore con una padronanza linguistica davvero invidiabile, dove anche la più banale descrizione diventa poesia. Non si tratta di un diario sulla vita "esterna", ma si tratta della vita "interna":  l'irrequietezza, la paura, la solitudine, finalmente hanno una voce. La voce di quei lupi solitari che si pongono domande sull'esistenza, dividendo la vita tra sogno e realtà, sogni così lontani da sembrare impossibili. Ricercare la solitudine, non riuscire a stare

Margot pensa... Pronto?

Immagine
-        - Pronto? – - - Perché? – Ebbi un attimo di esitazione, ma capii subito di chi era la voce dall’altro capo del telefono e -Perché cosa? - chiesi. - - Perché lo hai fatto? Perché mi hai lasciato lì ad aspettare? – - - Te l’ho detto … non è stata colpa mia, l’aereo ha fatto ritardo! – - - Balle! Sono tutte balle … - il rumore dei singhiozzi di Giada riempiva il silenzio che, in qualche modo, nutriva quella connessione a distanza, - - Senti, forse questo è solo un segno … forse vuol dire che non siamo fatti per stare insieme ma siamo fatti per stare con qualcun altro. – E boom. La chiamata finì lì. E certe cose finiscono lì. Così. Allora mi siedo per terra, sfinito, mentre guardo il tramonto fuori dalla finestra di casa mia. Maledetti aerei e maledetta connessione. Possibile che nel 2019 non si possa usare il telefono mentre si è in volo? Come è possibile? Avrei potuto chiamare Giada mentre ero sull'aereo e avvisarla … “Amore mio … s

Margot scrive... Charles Dickens

Immagine
Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole. Charles Dickens, la penna più importante dell'Inghilterra (dopo Shakespeare) morì proprio il 9 giugno 1870. Cresciuto a Camden Town, a 12 anni dovette cominciare a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, ma l'esperienza fu da spunto per i suoi romanzi in cui descrive l’Inghilterra del 19esimo secolo, denunciandone la miseria e l’ingiustizia. Qualche anno più tardi andò a lavorare in un ufficio legale, dove imparò a stenografare da autodidatta e diventò un giornalista, collaborando con diversi giornali e riviste. I suoi romanzi venivano pubblicati nei giornali in forma seriale. Se vi stavate chiedendo perché Grandi speranze fosse così voluminoso, o perché il povero Oliver Twist ne dovette passare così tante, ecco il perché. E questi sono solo due dei romanzi più importanti. Sicuramente ricorderete Il canto di Natale che ogni anno, nel periodo natalizio, trasmettono in tv. E a proposito di quest

Margot legge... L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera

Immagine
Ricerchiamo la vertigine. In fondo, la paura di cadere, ci piace. Non sopportiamo la leggerezza e, artefici del nostro destino, ci lasciamo incantare dalle innumerevoli casualità che incontriamo nel prendere le nostre decisioni.  Ed è proprio grazie alle sei casualità incastratesi tra di loro che nasce il sentimento tra Tereza e Thomas, lei è una donna semplice con i suoi retaggi di un’infanzia pesante e lui è un affermato medico inafferrabilmente solo ma circondato da amicizie erotiche. E poi incontriamo Sabine, amante di Tomas, e Franz, amante di Sabine. Entrambi troppo diversi per cercare di capirsi, troppo scoordinati per appartenersi. Tomas allora non si rendeva conto che le metafore sono una cosa pericolosa. Con le metafore è meglio non scherzare. Da una sola metafora nasce l’amore.  Tereza appare a Tomas come un bambino messo da qualcuno in una cesta spalmata di pece e affidato alla corrente, un piccolo Edipo insomma. Ma proprio da questa metafora nasce

Margot scrive... Festa della Repubblica Italiana

Immagine
La Repubblica Italiana è giunta al suo 73esimo anniversario e, come da tradizione assisteremo alla Parata militare con esibizione delle Frecce Tricolore, come da tradizione si starà in famiglia durante il pranzo in montagna o al mare, i più giovani andranno al mare spensierati perché la scuola sta finendo e l'estate sta arrivando. A pensarci bene, però, questo è uno di quei giorni in cui viene da chiedersi se ci sentiamo davvero italiani... Siamo italiano quando chiudiamo i porti? Siamo italiani quando la televisione annuncia l'ennesimo omicidio mafioso? Siamo italiani quando "Ma a questo chi lo ha votato?", detto ad ogni elezione? Il 2 giugno del '46 siamo stati chiamati a scegliere tra la repubblica e la monarchia, un referendum che ha cambiato talmente tanto l'Italia da ritrovarci ancora con le svastiche sui muri e i cori fascisti per le strade. La storia si ripete, ma la storia siamo noi a farla, e allora torniamo pure alle nostre vite.

Margot legge... L'isola dell'abbandono - Chiara Gamberale

Immagine
 Se sapessimo di cosa abbiamo bisogno, non avremmo bisogno dell’amore. Questo romanzo contiene una lettera di Arianna al figlio Emanuele, nel tentativo di spiegargli chi era la madre e da dove inizia la sua storia. Proprio così veniamo a conoscenza di Stefano, il suo più grande amore, con i suoi tradimenti e il suo continuo cadere nelle droghe.  Arianna disegna strisce di fumetti e grazie a Stefano nasce il coniglietto Pilù con il suo umorometro su “Pericolo Blu” nei giorni bui.  Proprio per governare i giorni Blu, Occhi (come Stefano soprannomina Arianna) lo accompagna dallo psicologo Damiano Massimini, quello che diventerà il padre di suo figlio. E poi c’è Di. L’unico in grado di toccare il suo cuore nelle corde più intime. Ma andiamo per ordine. Partendo dal mito dell’abbandono di Teseo e Arianna, Chiara Gamberale torna per raccontare la paura (che un po’ tutti nascondiamo) dell’abbandono, la paura di perdere il filo e di perdere le nostre certezze. 

Margot scrive... Leaves of grass - Walt Whitman

Immagine
Leaves of grass è il nome della raccolta di poesie più importante della tradizione americana. E proprio il prossimo 31 Maggio ricorre il 200esimo compleanno del suo scrittore Walt Withman. Le sue poesie ispirarono tutta la tradizione letteraria del Novecento e non solo, la frase "Oh capitano, mio capitano!" del film  L'attimo fuggente (1989) deriva proprio da una delle poesie più belle e profonde di Walt scritta dopo la morte del presidente americano Abraham Lincoln. La raccolta fu pubblicata nel 1855, in occasione del giorno dell'Indipendenza, e seguiranno ben otto edizioni, ognuna diversa dall'altra. In ognuna vengono aggiunte nuove liriche, modificate le liriche già pubblicate, si assegnano o si variano i titoli, si procede a raccoglierle sotto diversi sottotitoli. Alla prima edizione del 1855, fa seguito, un anno dopo, una seconda edizione, con ventinove nuove poesie. Tutte le poesie in essa contenute recano ora titoli. Ma la terza edizione, com

Margot legge... Bugiardi e innamorati - Richard Yates

Immagine
Cosa possono avere in comune una madre ossessionata dal riuscire a scolpire la testa di Roosevelt, una donna dalla vita che «non era affatto la vita che aveva previsto di fare», un militare ossessionato dal riuscire a perdere la verginità, due amiche pronte a vivere insieme unendo i loro figli come a creare una famiglia allargata, un uomo pronto a farsi una nuova famiglia affrontando il fatto che «se la tua vita è pronta per andare in pezzi, andrà in pezzi dovunque», un uomo distrutto dalla recente separazione ma bugiardo e innamorato e un uomo a sua volta innamorato di una donna complicata? Hanno in comune la penna demolitrice di Richard Yates, sempre pronto a descrivere il crollo, la lenta distruzione, di ognuno di noi. Ma soprattutto il suo, di crollo. Tu mi fai sentire tranquillo. Magari detta così non sembra chissà che, ma è tutta la vita che vorrei essere tranquillo, e non mi sono mai sentito così con nessun’altra. È proprio un bel complimento, David, ma credo

Margot legge...

Immagine
Margot legge… Non importa dove sia, qualunque posto va bene per leggere. Il mare, il parco, una piazza, una scalinata che nessuno conosce oppure la sua camera da letto.  Margot legge… Non sa nemmeno perché lo fa. Sa solo che senza quei libri il mondo sarebbe in bianco e nero. Quei libri hanno lo stesso effetto di David su Pleasentville. Margot legge… Perché se c’è un amore senza inerzie e senza spigoli, ecco, è il suo amore per i libri. Margot legge… E quello che legge la fa sentire sempre meglio. In un modo o nell’altro. C’è sempre un personaggio da cui impara qualcosa, c’è sempre uno scrittore che la capisce più di chiunque altro.  Margot legge… E ciò che legge sta qui, in questo blog. I libri, tutti i libri, vanno sempre la pena di essere letti. Sono persone che non possono essere giudicate dalla copertina o dal giudizio di turno, vanno vissuti per un giorno o una settimana. Sono viaggi non rimborsabili che ti restano addosso.  E, allora, Margot legge…